Ma tu non sei madrelingua...disse...

"Ma tu non sei madrelingua! Cosa credi di fare?"
Quel giorno in cui un signore si prese la briga di chiamarmi per dirmi che stavo perdendo tempo.

Ottobre 2013. Fresca di corso di formazione e super entusiasta, avevo appena cominciato a promuovere i miei corsi e a fare le prime lezioni di prova, quando una mattina un papà mi chiamò e iniziò a dirmi che sua figlia andava a casa di una madrelingua e che non l'avrebbe mai portata da me perché io non avevo l'accento giusto e le conoscenze linguistiche abbastanza approfondite per fare quello a cui ambivo: insegnare inglese ai bambini. Accompagnava queste sue affermazioni con risatine sarcastiche e il suo tono era saccente e arrogante. Non lo conoscevo, non l'avevo mai visto, non aveva portato sua figlia a provare da me, eppure si permise di chiamarmi e di giudicare le mie intenzioni e il mio lavoro sulla base della mia nazionalità. Concluse dicendo che chiunque fosse madrelingua avrebbe potuto insegnare inglese ai bambini meglio di me visto che sarebbe bastato farli giocare! E che secondo lui non avrei combinato niente perché in zona era pieno di madrelingua che lavoravano con i bambini. "Figuriamoci se la gente li porta da te!" (queste furono le sue esatte parole). "Mi dispiace, ma non penso che questa tua attività andrà avanti per molto", concluse.