3 Caratteristiche che un corso di Inglese per bambini deve Assolutamente Avere

Spesso in questi anni mi son sentita dire: “Poverini! Così piccoli e fanno già inglese e non sanno neanche scrivere!”. Per questo, quando mi rivolgo ai genitori di bambini da 4 a 7 anni, non parlo di corso, ma di esperienza in inglese. Vale a dire di un momento in cui il bambino si ritrova a giocare in una lingua diversa. Il gioco aiuta a creare un’associazione positiva con l’inglese, così che questo bimbo, quando si ritroverà a doverlo “studiare” a scuola, sarà già abituato ad un contatto con questa nuova lingua e tutto sarà più facile. Eh sì, perché tra di voi ci sarà qualcuno che non ha trovato per niente facile imparare l’inglese e che non vuole che questo si ripeta su suo figlio. Bene, allora iscrivere un bambino a dei laboratori di gioco in lingua è la strategia giusta. In questo tipo di incontri non si scrive e non si legge, non ci sono test e verifiche, ma si ascolta e si prova ad interagire sempre di più con l’insegnante e con gli altri compagni, così si cominciano a piantare i semini del bilinguismo.
I semini, però, vanno coltivati e ben innaffiati anche fuori dal laboratorio. All’asilo, se avete la fortuna di frequentarne uno con un buon programma e una valida insegnante, oppure a casa con mamma e papà in pochi minuti al giorno. Per questo da quest’anno, ogni mese mando un video ai genitori dei miei iscritti in cui spiego quali semplici attività essi possono fare tutti i giorni per pochi minuti in modo da stare al passo con quanto imparato in classe.
Vediamo ora le tre qualità che deve avere un non-corso per essere valido:
- fornire alle famiglie gli strumenti per implementare quanto imparato al corso (come spiegato nel paragrafo sopra).
- essere vario (l’ora di lezione deve essere dinamica, giochi statici di movimento, musica, arte), in questo modo - si sconfigge la paura che il bambino si annoi.
- il gruppo deve essere piccolo (7 massimo 10 alunni), in questo modo l’interazione è massimizzata e l’efficacia della lezione è garantita.
Ma il non-corso dà risultati?
Il non- corso non è gratuito ed è anche un investimento di tempo, quindi vogliamo che ci siano dei risultati. Bene, questi arriveranno. In tempi diversi per ogni bambino, ma arriveranno. Non possiamo fare verifiche, ma possiamo creare attività che verifichino quanto appreso in modo divertente e assicurarci di essere sulla strada giusta e l’insegnante può fornirveli in modo che possiate vedere a casa, con i vostri occhi. Ma il segreto è avere pazienza e tenere a mente che i bambini così piccoli non sono tutti uguali. Quello che vi posso dire dopo otto anni è che chi ha avuto costanza ha ottenuto i risultati migliori ed è riuscito ad affrontare i corsi per le certificazioni con facilità e tranquillità.
Che ne pensate dei miei non-corsi? I vostri figli frequentano corsi di inglese extra-scolastici? Raccontatemelo qui nei commenti. E prima di andare....
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